
L’origine della chiesa risale alla cappella privata di proprietà della famiglia de Pini o Pin, inserita nel borgo omonimo, probabilmente di origine medioevale. Con il passaggio da area di culto privata ad area pubblica nel corso del Settecento l’edificio venne ampliato. Ridotta a fienile durante l’età napoleonica è stata successivamente riaperta al culto.
La semplice aula rettangolare presenta sul pavimento una botola che porta alla cripta. Il presbiterio, elevato rispetto all’aula e di forma quadrata, accoglie l’altare marmoreo con la pala di San Paolo, ai lati della quale compaiono due croci. Della vecchia chiesetta del posto (situata nel borgo di San Polo) si scorgono oggi solo poche rovine. Danneggiata durante la Prima guerra mondiale non venne restaurata e il campanile, realizzato con le pietre dell’antico ponte di Ronchi, venne rifatto e riposizionato accanto all’attuale chiesa.
La semplice aula rettangolare presenta sul pavimento una botola che porta alla cripta. Il presbiterio, elevato rispetto all’aula e di forma quadrata, accoglie l’altare marmoreo con la pala di San Paolo, ai lati della quale compaiono due croci. Della vecchia chiesetta del posto (situata nel borgo di San Polo) si scorgono oggi solo poche rovine. Danneggiata durante la Prima guerra mondiale non venne restaurata e il campanile, realizzato con le pietre dell’antico ponte di Ronchi, venne rifatto e riposizionato accanto all’attuale chiesa.
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